Le due nascite di Natale.

Dal vangelo secondo Luca 2,

7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.

 

Proviamo ad immaginare la scena della natività, ponendoci al posto di uno dei quei pastori. Potremo sentire il freddo gelido della notte israeliana, e allo stesso tempo avere anche il fiatone per la corsa che abbiamo fatto, avvertiti dagli angeli di questa meraviglia. Abbiamo dinanzi a noi un bambino, con suo papà e sua mamma: gli angeli, mentre questo bambino viene coccolato dai genitori, cantano Gloria a Dio.

Se fossimo lì davvero ci renderemo conto di avere dinanzi a noi un miracolo. Si, si. Perché la notte di Natale, almeno per noi, sono avvenute due nascite. Vediamo in che senso. Proviamo con un pò di pazienza a leggere le fantastiche parole di San Leone Magno – il papa che fermò Attila – che così scriveva in una delle sue lettere dogmatiche:

Il Figlio è coeterno con il Padre, […] Gesù Cristo è Dio da Dio, onnipotente dall’onnipotente, che è nato coeterno dall’eterno; […]. Il Figlio unigenito dell’eterno Padre, pure sempiterno, è nato ad opera dello Spirito Santo dalla Vergine Maria. Tale nascita, avvenuta nel tempo, nulla tolse alla nascita divina ed eterna (che ha dal Padre), niente gli ha aggiunto, ma è tutta diretta a rifar nuovo l’uomo, che era stato ingannato.

Dunque proviamo a concentrarci. Gesù nacque nell’eternità e nel tempo. Egli, come scrive il teologo Urs Von Balthassar, ricevette dal Padre la vita, il sapere, lo spirito, la parola, l’azione e la dottrina Per noi, piccoli testimoni della pagina evangelica, questa nascita eterna è del tutto oscura. Possiamo solo gustare invece la nascita nel tempo.

Però da questo dato dottrinale, siamo consapevoli di una gioia grande.

Nella sua Eternità, Grandezza e Maestosità Dio decise di nascere come un bambino piccolo e desideroso di cure. Perché innanzitutto voleva essere vicinissimi a noi. Dio quindi prende la natura umana, affinchè possiamo avere una comunione piena con Lui.

Secondo lo scrittore russo A. Checov “Nei certificati di nascita è scritto dove e quando un uomo viene al mondo, ma non vi è specificato il motivo e lo scopo”. Gesù invece è chiaro sin da subito: lui nasce con lo scopo di abbracciarci e farsi vicino a noi. E da dopo questo evento, il Natale, ogni giorno anche gli uomini hanno uno scopo: trasmettere questo abbraccio, questa vicinanza affettuosa a tutti coloro che si sentono abbandonati e soli. Un abbraccio nella Verità: è questo quello che ci chiede di donare il Dio Bambino.

Questo Natale durante il Cenone, proviamo a non dimenticare proprio questo: festeggiamo, siamo gioiosi e in compagnia di tanti parenti. Questo è un bene. Ma il bene maggiore è che siamo insieme in questa serata fra noi perché Dio si faccia comunione col mondo. Rendiamo questa serata speciale: perché speciale è il Festeggiato!

Buon Natale

In Gesù dolce, Gesù Amore

Fr. Gabriele Scardocci OP

Una risposta a "Le due nascite di Natale."

Add yours

Lascia un commento

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑